Il Teatro Petruzzelli
"La serata si aprì al suono dell'inno reale, gli spettatori in piedi, scoppio di applausi, indi l'ovazione ai Petruzzelli e al cavalier Messeni, e applausi ancora al pittore Armenise e ai coadiutori dell'opera. Questo l'esordio di una serata tanto attesa". Con queste parole il 15 febbraio 1903 il Corriere delle Puglie racconta la serata d'inaugurazione del teatro Petruzzelli, avvenuta la sera precedente.
La storia del teatro inizia qualche anno prima, quando Onofrio e Antonio Petruzzelli, commercianti e armatori di origine triestina, presentano al Comune di Bari la progettazione del teatro, ad opera dell’ingegnere barese Angelo Cicciomessere (poi Messeni), loro cognato. L’amministrazione comunale accetta la proposta e, nel gennaio, del 1896 cede il suolo in uso perpetuo ai Petruzzelli affinché venga edificato il politeama.
Due anni dopo cominciano i lavori finanziati esclusivamente dalla famiglia proprietaria, ultimati nel 1903. Internamente il teatro viene affrescato da Raffaele Armenise, decorato in oro zecchino e, cosa avveniristica per l'epoca, dotato di riscaldamento e luce elettrica. Per l’inaugurazione del teatro, il 14 febbraio 1903, va in scena il capolavoro di Meyerbeer Gli Ugonotti.
Fin dalle prime stagioni il Petruzzelli ospita i più grandi artisti dell’epoca; solo per citarne alcuni Pietro Mascagni, che dirige una sua opera, Beniamino Gigli, Mario Del Monaco e Renata Tebaldi. La programmazione spazia, per tutto il secolo, tra vari generi di spettacolo ma è negli anni '80 che il teatro vive il suo momento di massimo splendore. E' a Bari che vanno in scena per la prima volta Ifigenia in Tauride di Niccolò Piccinni, mai più rappresentata dopo il debutto a Parigi nel 1779, e la versione per Maria Malibran de I puritani di Bellini, rimasta inedita. In quegli anni Bari per il mondo è il Petruzzelli. E non solo per la lirica. Musical, balletto, grandi concerti. Non c'è artista internazionale che non sia passato da questo palco: da Joséphine Baker a Herbert von Karajan, Rudolf Nureyev, Frank Sinatra, Ray Charles, Juliette Greco e i Queen. Tra gli italiani Tito Schipa, Wanda Osiris, Totò, Nino Taranto, Eduardo De Filippo, Liza Minnelli, Riccardo Muti, Carla Fracci, Luciano Pavarotti, Giorgio Gaber, Lucio Battisti, Claudio Baglioni, Milva e molti altri.
Un evento drammatico, avvenuto nella notte tra il 26 e 27 ottobre 1991, sconvolge la città di Bari e scuote il mondo intero. Il Petruzzelli è distrutto da un incendio doloso; l’ultima opera rappresentata è la Norma che, per ironia della sorte, si chiude proprio con un rogo.
Nonostante l’infinita contesa giudiziaria tra enti pubblici e la famiglia Messeni Nemagna, proprietaria del teatro, il Petruzzelli è ricostruito con soldi pubblici e riconsegnato nel 2009 al Comune di Bari che, in qualità di custode, ne affida la gestione alla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Il Petruzzelli riapre ufficialmente il 4 ottobre 2009, quasi 18 anni dopo il rogo, con l’esecuzione della Nona sinfonia di Ludwing van Beethoven suonata dall’Orchestra della Provincia di Bari.
Simbolo della città di Bari e protagonista della sua storia artistica, sociale e culturale, il Petruzzelli è il quarto teatro italiano per dimensioni - 1.480 i posti tra platea, tre ordini di palco e gradinata - e il più grande teatro privato d’Europa.
Nel 1954 il teatro è dichiarato con decreto ministeriale "Monumento di interesse storico e artistico" e sottoposto alla legge di tutela. L’Ordine degli Avvocati di Bari lo ha scelto come sede del XXXI Congresso nazionale forense certo che nei tre giorni di lavori tutti gli ospiti possano apprezzarne la bellezza, respirarne la storia e, con sensibilità e cura, preservarne ogni particolare.