Il 12 Settembre alle ore 15.30 nella sala del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari si terrà il seminario introduttivo del corso "
Lo stress Lavoro Correlato nella Professione di Avvocato" che tratterà della sindrome del Burn Out nella professione forense.
Vi invito a partecipare per l'importanza e l'utilità delle informazioni che saranno fornite soprattutto a chi per ragioni lavorative ha a che fare con persone caratterialmente difficili nei confronti delle quali è necessario tenere, comunque, un atteggiamento professionale e a chi si occupa di materie a forte impatto emotivo (diritto di famiglia, dirittto minorile civile e penale, diritto penale, violenza di genere).
Così come nell’ambito privato, anche in quello lavorativo tutto quanto logori le capacità di "autodifesa" dalle intromissioni altrui nella nostra sfera personale ha effetti psicologici e/o fisici che alla lunga possono interferire sia con il lavoro che con la vita privata.
Tali sintomi sono in parte specifici altri, invece, aspecifici (Irrequietezza, senso di stanchezza ed esaurimento, apatia, nervosismo, insonnia. tachicardia, cefalee, nausea, depressione, bassa stima di sé, senso di colpa, sensazione di fallimento, rabbia e risentimento, alta resistenza ad andare al lavoro ogni giorno, rassegnazione, negativismo, isolamento, sensazione di immobilismo, resistenza al cambiamento, difficoltà nelle relazioni con le figure inevitabili del rapporto lavorativo, cinismo, atteggiamento colpevolizzante nei confronti degli utenti(Pellegrino F,2000. Rossati A., Magro G.,1999.) e molti di noi, li considerano – ingiustamente - il prezzo da pagare per lo svolgimento della professione.
Potremmo scoprire, grazie alle dottoresse Giuseppina Stragapede e Sonia Giuliano che tale “prezzo” non è un "effetto collaterale" necessario, dovuto esclusivamente alla nostra ipotetica fragilità, ma "un fenomeno" che si può comprendere, contenere e soprattutto ascrivibile al contesto lavorativo nel quale siamo costretti a operare.
Il contesto lavorativo si può cambiare; anzi ci si deve attivare per cambiarlo.
Detto ciò, è noto che tra i Compiti del Comitato Pari Opportunità vi è quello di attuare ogni possibile Azione Positiva che contribuisca a facilitare il rapporto tra vita lavorativa, vita familiare e vita personale affinché sia realizzata la reale parità di genere in ambito lavorativo.
Tra i fattori sociologici che predispongono alla sindrome, oltre l’età (i primi anni di carriera) e lo stato civile (chi è senza un compagno stabile) vi è anche quello di genere.
Pertanto, mentre le avvocate e gli avvocati si impegnano con il proprio lavoro a superare le difficoltà contingenti, il Cpo di Bari – con il sostengo dell’Ordine di Bari - si adopera perché il contesto lavorativo forense cambi seguendo il principio per il quale un’organizzazione lavorativa efficiente deve sostenere, non solo con risorse economiche, ma anche con idee innovative e percorsi sperimentali, l’impegno nel lavoro dei propri iscritti.
È opportuno, quindi, fornire alle avvocate le informazioni necessarie perché siano consapevoli del rischio della sindrome del burn out e attuino tutte le strategie necessarie per non incorrere in tale situazione affinché il loro tempo di lavoro sia sempre più proficuo e positivamente attivo nonostante le indubitabili difficoltà derivanti dalla ineludibile compresenza della doppia figura di lavoratrici dentro e fuori casa.
È indispensabile prenotarsi per l’evento del 12.09 sul sito della formazione continua dell’Ordine e per i successivi incontri, che saranno a numero chiuso per ragioni tecniche, sarà possibile prenotarsi fino al giorno del seminario introduttivo, inviando una email al CPO compariopp@ordineavvocati.bari.it o direttamente nel corso del seminario rivolgendosi alla Segretaria del CPO Avvocata Giovanna Brunetti.
Vedi locandina
Cordiali saluti
Roberta De Siati
Presidente CPO Avvocati Bari