il 4 giugno è stato firmato tra Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello Sviluppo Economico, Abi, Confindustria, Confapi, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane il Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili.
La notizia della pubblicazione del Protocollo, il cui testo in formato pdf potete scaricare dal
seguente link ,
giunge al CPO dalla Collega Maria Grazia Rodari, referente della macro area nord-ovest della CPO del CNF, quale delegata CF, per il tramite della nostra referente Avv. Claudia Romanelli.
Come leggerete, è “pronto un piano di interventi a sostegno dell'accesso al credito di oltre 1.400.000 Pmi a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome”, purchè in bonis (art. 5.4). In particolare, verranno attivati specifici plafond bancari per nuovi investimenti e l’avvio di nuove attività che potranno beneficiare della garanzia dello Stato.
Le banche che aderiranno al Protocollo renderanno noto il plafond finanziario dedicato che potrà essere utilizzato per la concessione di finanziamenti in relazione alle specifiche linee di intervento previste dall’art.3.1:
• "Investiamo nelle donne" – finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione;
• "Donne in start-up" – finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese, ovvero l’avvio della libera professione;
• "Donne in ripresa" – finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle PMI e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.
I finanziamenti godono di condizioni competitive rispetto alla normale offerta su operazioni simili e con lo stesso grado di rischio.
L’art. 4 rubricato come “Sospensione DONNA”, inoltre, prevede la possibilità di sospensione del rimborso dei finanziamenti, per un periodo fino a 12 mesi, in casi di maternità dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma; grave malattia, anche del convivente o dei figli anche adottivi; malattia invalidante di un genitore o di un parente o affini entro il terzo grado conviventi dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma. Inoltre, eventualmente beneficiando della garanzia della Sezione speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità" del Fondo di garanzia per le Pmi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile (art.5.1), il costo del finanziamento potrebbe essere conseguentemente migliorato. Le associazioni firmatarie, da parte loro, forniranno alle imprese supporto informativo ed assistenza per l’accesso agli strumenti previsti dal protocollo.
Le domande possono essere presentate entro il termine del 31 Dicembre 2015, fissato quale termine di validità del Protocollo, salvo che i firmatari non valutino l’opportunità di una proroga dello stesso, apportando le eventuali modifiche che dovessero rendersi necessarie alla luce dei risultati conseguiti e dell’esperienza maturata.
Appare importante che ogni collega sia messa a conoscenza dell’esistenza del presente protocollo perché le domande di finanziamento hanno carattere del tutto personale e vanno inoltrate senza l’intervento del Comitato Pari Opportunità.
Cordiali saluti.
Avv. Roberta De Siati - Presidente del Comitato Pari Opportunità degli Avvocati di Bari
A cura dell’Avv. Alessandra Di Fronzo